LA RAGAZZA CHE LEVITA DI BARBARA COMYNS

Arrivò l’autunno, e mia madre continuava a morire nella sua stanza. C’era pace lassù, perché mio padre era terrorizzato dalla sua malattia e non andava mai a farle visita. Ogni lunedì mattina mi chiedeva la sua borsetta. Io gliela passavo, tutta nera e sottile e lisa. Allora lui vi infilava quattro sterline d’oro e quattro mezze corone, e la borsetta prendeva di nuovo vita. Riusciva a malapena a toccarla e subito dopo correva nell’ambulatorio a lavarsi le mani. ”


Barbara Comyns inizia a scrivere le sue storie a quarant’anni, priva di qualsiasi formazione istituzionale e dopo aver svolto i più svariati lavori (modella, interprete, venditrice, madre). La ragazza che levita, pubblicato per la prima volta nel 1959, è il suo romanzo più famoso e rappresentativo, un classico della letteratura inglese che, oscillando tra il gotico e il realismo magico, denuncia gli orrori del patriarcato durante l’età edoardiana.

La giovane Alice vive in una casa qualunque di un tetro sobborgo londinese insieme al padre veterinario e alla madre casalinga. L’apparenza di una vita tranquilla e modesta lascia presto il posto a una realtà crudele e maligna in quanto madre e figlia sono terrorizzate da un marito/padre aggressivo e violento, che le disprezza e le umilia costantemente, e che esercita su entrambe un totale controllo sia fisico che psicologico. In seguito alla morte della madre, cercando di compiacere il padre per non farlo irritare, Alice si adegua a vivere una vita di stenti e privazioni, almeno fino a quando scopre di possedere un potere inimmaginabile.

Barbara Comyns descrive uno scenario di vita cupo e orrorifico in cui non c’è il minimo spazio per la speranza e la salvezza in un romanzo di formazione in cui il bizzarro e il grottesco, il fascino e la magia, lasciano sempre più spazio allo strazio e all’angoscia.

Alice è una protagonista intelligente e ingenua, tratto del suo carattere che la porta ad essere cedevole, docile e remissiva come meccanismo di autoconservazione. È una ragazza che vive e affronta diversi episodi traumatici e raccapriccianti ma, nonostante questo, è sempre vivo e forte in lei il desiderio di un’esistenza normale e genuina, una ricerca che da una parte la porta ad apprezzare anche nei momenti più bui le piccole cose (come una penna stilografica, un vestito nuovo, un cagnolino) ma che dall’altra la porta a scontrarsi più e più volte con le brutture del mondo.

Attorno ad Alice si muovono una serie di personaggi che incarnano il bene, anche se umano e quindi imperfetto, e il male, quello assoluto e primordiale e quasi sempre rappresentato da personaggi maschili che vogliono ottenere il controllo sulla sua vita manipolandola per raggiungere i propri scopi.

Barbara Comyns guarda al mondo con occhi disincantati e attraverso la sua protagonista denuncia un sistema sociale immobile e letale dal quale è impossibile uscire con le proprie forze o addirittura, qualora fosse mai possibile, facendo appello a poteri sovrannaturali.

Nel corso della sua storia Alice, infatti, viene lentamente e quasi impercettibilmente privata di tutti i suoi punti di riferimento (prima la madre, poi la governante Mrs Churchill e infine l’amica Lucy) e finisce per ritrovarsi intrappolata in una situazione in cui, per fuggire dall’oppressione, dalla violenza e dal controllo maschile, contempla diverse soluzioni, anche paradossali, che la fanno giungere a livelli di consapevolezza sempre maggiori, fino ad arrivare alla disillusione più totale nell'amaro finale.

Con passo veloce e grande capacità descrittiva, Barbara Comyns ne La ragazza che levita trasporta il lettore in una struttura narrativa che precipita poco alla volta come un vero e proprio racconto dell’orrore (tutto umano). Per queste sue caratteristiche, mi associo nel consigliarla agli appassionati di Angela Carter, Shirley Jackson, Edgar Allan Poe e Stephen King.

____________________

La ragazza che levita di Barbara Comyns
Safarà Editore - 18 Luglio 2019 - 149 pagine - € 16,00

Ho ricevuto una copia ebook del libro da parte della Casa Editrice in cambio di un onesto parere.

Commenti