ANDY. I FATTI E LA FAVOLA DI TYPEX • LEGGER D'ARTE

Se volete sapere tutto su Andy Warhol, guardate solo la superficie: dei miei dipinti, dei miei film e di me, eccomi là. Dietro non c’è niente. ”


A Andy Warhol, il più famoso e chiacchierato esponente della Pop Art americana, l’artista olandese Typex dedica un’opera monumentale e ambiziosa in cui ripercorre le tappe fondamentali della sua vita — sempre controcorrente, sempre scandalosa — partendo dalla sua infanzia nella periferia di Pittsburgh fino a toccare i suoi ultimi giorni e la morte causata da un intervento chirurgico alla cistifellea.

Una delle grandi intuizioni di Warhol è stata quella di saper cogliere e sfruttare con grande originalità e fine genialità le enormi potenzialità che gli anni Sessanta offrivano, come la comunicazione di massa in rapida evoluzione e i suoi media (radio, televisione, cinema, manifesti pubblicitari, fumetti), i nuovi oggetti entrati a far parte della vita quotidiana (automobili, frigoriferi, lavatrici, detersivi, poster, cibi in scatola e bevande confezionate) e le sperimentazioni artistiche degli anni immediatamente precedenti (Dadaismo, New Dada), per trasformare qualunque cosa in un’opera d’arte e per parlare a milioni di persone attraverso un linguaggio semplice e immediato perché di uso comune.

Il punto di svolta nella carriera artistica di Warhol ci fu quando, dalla riproduzione schematica di personaggi appartenenti all’immaginario comune come Topolino o Dick Tracy, iniziò a interessarsi alle pagine dei quotidiani e quindi a riprodurre attraverso la tecnica della serigrafia le fotografie dei soggetti che gli interessavano, come le scatolette di zuppa Campbell’s, le bottiglie di Coca-Cola, Marilyn Monroe, Mao Tse-tung, Che Guevara, Elisabetta II e Jacqueline Kennedy, ripetuti ossessivamente sulla tela con tinte molto accese e vivaci.

Il linguaggio della ripetizione e della serialità permise a Warhol di privare di qualsiasi significato il soggetto preso in considerazione per offrire le sue opere come un qualunque bene di consumo, in quanto non era interessato a veicolare contenuti particolari o a operare una critica nei confronti della società a lui contemporanea attraverso esse ma solo a mostrare la realtà così com’era.

Oltre che di pittura e scultura, Warhol si interessò anche di musica (realizzando a questo proposito la famosa banana per una copertina dei Velvet Underground) e di cinema, mantenendo sempre il suo approccio diretto e anticonformista. I suoi film sono girati secondo un unico punto di vista, con la camera fissa su attori che compiono azioni ripetitive e banali o scabrose. Un celebre esempio è Sleep, film realizzato secondo la tecnica del long take che mostra per cinque ore e venti minuti un uomo mentre dorme.

Il luogo deputato alla sperimentazione artistica e cinematografica di Warhol era la Silver Factory, così chiamata perché interamente ricoperta di vernice argentata e fogli di alluminio, in cui si mantenevano i ritmi di lavoro di una vera e propria fabbrica. La Factory era anche il luogo in cui le numerose celebrità (amici, amanti, rivali) di cui si circondava Warhol si riunivano per partecipare alle sue feste sempre sopra le righe.

Typex si dimostra particolarmente abile nel riuscire a cogliere le particolarità umane e artistiche di Warhol per restituire l’evoluzione del suo personaggio — dall’infanzia difficile come figlio di immigrati, maltrattato e deriso per la sua spiccata sensibilità, fino alle vette della celebrità — in una narrazione per immagini di grande impatto che sintetizza i simboli e le icone dell'infanzia di Warhol e del consumismo americano.

Applicando la lezione di Warhol, Typex racconta la vita dell’artista organizzandola in dieci capitoli per affrontare dieci periodi della sua vita, ognuno disegnato con un stile diverso a seconda delle sperimentazioni del momento, racchiusi in un volume che riproduce le fattezze di una confezione di cartone del detersivo Brillo, con il taglio delle pagine in argento a richiamare la Silver Factory e tanto di istruzioni per l’uso per la sua lettura.

Andy. I fatti e la favola è un volume da leggere un po’ per volta per poterlo assimilare al meglio, in quanto ricco di informazioni e aneddoti raccontati sempre senza filtri sulla vita dello scandaloso e molto alla moda Andy Warhol. Un'opera che può essere letta e apprezzata tanto dagli estimatori del fumetto quanto da chi è appassionato o si occupa d'arte.

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Andy. I fatti e la favola di Typex
Bao Publishing - 17 Gennaio 2019 - 562 pagine - € 29,00

Il post è stato scritto facendo riferimento ai miei studi, con il supporto di manuali e appunti di lezioni di storia dell'arte.

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