COME FERMARE IL TEMPO DI MATT HAIG

La storia era, ed è, una strada a senso unico. Bisogna continuare a camminare in avanti. Ma non si è obbligati a guardare sempre avanti. A volte ci si può semplicemente guardare intorno, ed essere felici proprio lì, dove si è. ”


Tom è un insegnante di storia presso una scuola superiore di Londra che dimostra circa quarant’anni ma che in realtà ne ha più di quattrocento a causa di una malattia genetica che lo fa invecchiare di un anno ogni quindici. Tom ha vissuto tantissime vite e ha attraversato tante epoche storiche, ha perso e ha visto soffrire le persone a lui più care, e ha sofferto in prima persona per l’ignoranza e i pregiudizi della gente, che lo hanno portato a vivere nascondendosi. Questo fino alla scoperta di non essere solo, di non essere l’unico essere umano a invecchiare così lentamente. La maggior parte degli uomini e delle donne che condividono la sua stessa malattia genetica si sono riuniti nella Società degli Albatros, che si prende cura di ogni suo membro a patto che si rispettino due condizioni fondamentali: cambiare identità ogni otto anni e non creare mai dei legami stabili. Tom ha sempre rispettato le regole della Società, ma ora che è a Londra è sempre più difficile farlo con il passato che torna sempre davanti agli occhi e che sollecita continuamente la memoria.

In Come fermare il tempo, Matt Haig affronta tematiche importanti come la ricerca di se stessi, la malattia mentale, il significato della vita, del tempo e della storia riuscendo ad essere profondo, intimo e delicato ma allo stesso tempo anche estremamente ironico e leggero.

La storia di Tom si articola su due piani temporali diversi: uno legato alla Londra del suo presente, a ciò che sta vivendo e a ciò che sta provando, e l’altro legato alle epoche storiche e ai luoghi in cui ha vissuto che rievoca attraverso i ricordi.

Matt Haig restituisce il ritratto di Tom saltando da un’epoca all’altra, raccontando gli episodi che hanno segnato la sua vita e le sue considerazioni in merito a posteriori. Il suo è un percorso di crescita che attraversa i secoli e che è segnato dai cambiamenti della società.

Tom si trova in un momento della sua vita in cui ha perso di vista se stesso e le cose importanti della sua vita. Per lui è sempre più difficile trovare ragioni per rimanere al mondo, per non essere solo spettatore ma anche attore protagonista. Il trascorrere del tempo gli dà sempre meno motivazioni per vivere e crea sempre più dubbi su se stesso e il senso della sua vita. Tom fatica a trovare un attimo di felicità, è schiacciato dal peso del passato e da un futuro che non vede, vive nel malessere e nell’apatia, soffre di depressione e di attacchi di panico.

Matt Haig cerca di indagare sul significato del tempo e della vita umana in relazione ad esso ricorrendo all’espediente narrativo di un uomo con a disposizione un tempo di vita maggiore rispetto al consueto ma che, nonostante ciò, è il riflesso in tutto e per tutto del tempo di vita medio di un uomo, con i suoi momenti di dubbi, di riflessione e di spaesamento.

Tendenzialmente l’essere umano tende a eliminare la dimensione del presente perché è una dimensione temporanea, che lì per lì non ha significato ma lo acquisisce solo a posteriori, perché è più facile rimuginare sul passato, su ciò che è o non è successo o sarebbe potuto succedere, e sulle possibilità del futuro, cosa potrebbe o non potrebbe accadere. Il continuo alternarsi tra la dimensione del ricordo e la dimensione dell’ignoto non dà al presente la possibilità di essere qualcosa di significativo, non dà la possibilità a Tom = qualunque essere umano di vivere serenamente la sua vita e di avere prospettive per il futuro.

Poco alla volta i sentimenti di Tom e il lato introspettivo della storia prendono sempre più spazio. Attraverso il racconto della vita del suo protagonista, Matt Haig porta gentilmente il lettore al centro della riflessione in merito alla relazione tra tempo e vita, lo porta a riflettere e a porsi domande sulla propria visione del mondo e sulla propria esistenza.

Come fermare il tempo è un romanzo estremamente umano che senza alcuna retorica o frasi fatte cerca di spronare nel trovare ogni giorno una motivazione, un attimo di felicità, un significato, nel trovare il proprio posto nel mondo a seconda dei propri tempi, nel vivere la propria vita nel presente in modo sereno e un passo alla volta, non nell'ossessione del ricordo o nell'attesa del futuro.

L’unico difetto è il finale troppo affrettato che risolve una situazione molto importante all’interno del libro: meritava più spazio e di essere più approfondita, in quanto poteva assumere molto più significato nel percorso di vita di Tom.

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Come fermare il tempo di Matt Haig
Edizioni E/O - 29 Agosto 2018 - 288 pagine - € 15,90

Commenti

  1. E niente, più recensioni leggo, più non vedo l’ora di smaltire la TBR così posso prenderlo senza sentirmi in colpa *-*

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    1. Se può esserti utile, ti informo che si legge in un baleno. ;)

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