IL SOGNATORE DI LAINI TAYLOR

Tu sei un narratore. Sogna qualcosa di selvaggio e improbabile. Qualcosa di bello e pieno di mostri. ”


Lazlo Strange è un orfano e un sognatore. Cresciuto dai monaci del monastero in cui è stato portato da bambino, ha sempre vissuto avventure fantastiche attraverso i libri e la sua fervida immaginazione, tratti del suo carattere che però sono sempre stati repressi dalle ferree regole del monastero basate sul duro lavoro e sulla preghiera costante. Una volta adulto, Lazlo riesce a trovare lavoro nella Grande Biblioteca, un luogo in cui ha finalmente l’opportunità di portare avanti la sua passione e il suo grande amore per i libri e le storie.

Il più grande sogno di Lazlo è quello di poter visitare una città di cui ha sentito parlare da un monaco quando era bambino di cui non è rimasta traccia del nome nella memoria delle persone e a cui tutti si riferiscono come Pianto. Un tempo ricca e fiorente, piena di meraviglie e di creature esotiche, ora Pianto è una città dimenticata e introvabile, tanto che le persone pensano che non sia mai esistita. Nella Biblioteca Lazlo porta avanti con passione i suoi studi su questa città, arrivando a scrivere egli stesso una serie di libri su di essa e a ricostruirne la lingua. 

La vita di Lazlo cambia quando in città arriva una delegazione da Pianto con a capo il Massacratore degli Dei, venuta a reclutare donne e uomini con particolari conoscenze e abilità in grado di ricostruire la città.

Il Sognatore di Laini Taylor è un romanzo complesso per quanto riguarda la storia, la costruzione dell’ambientazione e dei personaggi, e le tematiche affrontate dall’autrice.

La storia si svela a poco a poco e con lentezza, è caratterizzata da molte rivelazioni e c’è tanto da scoprire. Laini Taylor fa entrare gradualmente nel suo mondo, cerca di essere il più precisa ed esaustiva possibile perché ha costruito qualcosa di particolare e originale. È un’autrice che ha già dimostrato di avere una grande immaginazione con la precedente serie Daughter of Smoke and Bone ed è capace di mettere insieme tanti elementi diversi, di elaboarli e di inserirli in una narrazione in modo coerente e mai visto prima. Anche Il Sognatore presenta un mondo complesso e ambizioso, che richiama Daughter of Smoke and Bone per la presenza dei serafini.

Lazlo Strange è un protagonista anticonvenzionale e di cui si avvertiva davvero il bisogno nel panorama letterario young adult. Si tratta di un personaggio complesso, profondo e strutturato, con il quale è facile immedesimarsi.

Il suo cognome, datogli in monastero, è funzionale per rendere immediata la sua posizione di orfano, ovvero una persona senza genitori, senza radici e senza storia, e gioca con il significato della parola inglese strange (estraneo, sconosciuto). Lazlo è un sognatore, definito così da tutte le persone che lo circondano per prendere in giro la sua grande passione per Pianto. È una persona molto curiosa, con una grande voglia di conoscere e di scoprire le cose. È estremamente intelligente, buono, delicato e gentile. Non è particolarmente bello e non è un guerriero, e cerca sempre di aiutare chi si trova in difficoltà in modo del tutto disinteressato.

Nel momento in cui riesce a trovare il coraggio per cambiare la sua vita, subisce un’evoluzione fisica e psicologica che non lo portano a perdere i tratti fondamentali del suo carattere ma a diventare più sicuro e consapevole di se stesso. Questo cambiamento è dovuto al fatto di essere fuoriuscito da un ambiente in cui veniva continuamente sminuito, rimesso al suo posto e ricordato che è una nullità.

Oltre a Lazlo, l’altro grande personaggio di questo libro è Sarai, una ragazza dalla pelle blu con un potere molto particolare che vive segregata in una fortezza con altri ragazzi. Anche lei ha un animo fondamentalmente buono nonostante l’ambiente in cui è cresciuta e le persone che ha attorno, che la spingono a comportarsi in un modo che non condivide facendo leva sui drammi del passato. A causa di ciò, non viene considerata dagli altri per quello che è davvero.

La maggior parte dei personaggi de Il Sognatore sono tormentati, spinti dalla sete di potere, ricchezza, fama o vendetta. Ognuno ha la sua storia personale e motivazioni profonde che lo spingono ad agire in un determinato modo.

In questo libro Laini Taylor è riuscita a mettere insieme una storia magica e fantastica con delle tematiche importanti senza farle risultare troppo pesanti e senza essere superficiale, quindi a intrattenere e allo stesso tempo far riflettere.

Le tematiche sono molte e toccano il conflitto, la violenza, lo stupro, il suicidio, la memoria, la libertà.

In ogni conflitto non c’è mai una fazione completamente buona e una completamente cattiva, entrambe sono alla pari per via delle decisioni che vengono prese e delle azioni che vengono compiute di volta in volta che si ripercuotono sulle persone, per alcuni in modo positivo e per altri in modo negativo perché non si è mai in grado di realizzare una situazione che sia positiva per tutti. Il Sognatore sviluppa una riflessione importante, ovvero quella di cercare di superare il passato e di ritrovare la pace e l’equilibro senza dover di volta in volta rivangare le reciproche colpe.

L’odio e la paura generano conflitto e spingono le persone a comportarsi in modo impulsivo e crudele. Gli abitanti della città di Pianto sono stati segnati dal volere degli Dei, dalle loro violenze e dai loro abusi sia fisici che psicologici di cui non conservano memoria. Questi comportamenti hanno generato paura nelle persone, che sono stati portati a vivere in uno stato di terrore e odio.

La paura gli ha portati anche al pregiudizio e al meccanismo di far ricadere le colpe degli altri su persone innocenti, vittime quindi di odio immotivato, respinte anche solo per il colore della loro pelle senza avere la possibilità di mostrare chi sono loro veramente.

La storia d’amore che si sviluppa in questo contesto è innocente, pura, non contaminata da odio o pregiudizi, che trova in un luogo altro, nel mondo dei sogni, il luogo ideale in cui nascere e crescere.

Il Sognatore non è privo di difetti o problemi, i più grandi sono la prevedibilità e alcune incoerenze della storia.

Per quanto riguarda la prevedibilità, il lettore attento è capace di mettere insieme i vari elementi, talvolta lasciati dalla Taylor nel testo in modo anche molto esplicito, e la lunga attesa della conferma dell’ipotesi lo porta a staccarsi dalla storia e a seguirla con meno interesse.

Lo stile di scrittura di Laini Taylor è molto ricco, pieno di metafore che spesso risultano esagerate, e abbondante nella descrizione dei luoghi e nell’analisi psicologica dei personaggi, che porta alla ripetizione degli stessi concetti.

Il Sognatore è una storia matura e affascinante, che presenta un mondo originale e un cast di personaggi interessanti, anche se lo stile di scrittura e la minuziosità della Taylor portano a una relativa staticità delle vicende per cui ne risente la lettura. Non mancano le tematiche profonde, trattate in modo adeguato per il pubblico al quale si riferisce il romanzo.

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Il Sognatore di Laini Taylor
(Strange the Dreamer #1)
Fazi Editore - 5 Luglio 2018 - 522 pagine - € 14,50

Commenti

  1. Mi incuriosisce molto questo romanzo, ne ho sentito parlare molto e mi sono creata delle aspettative forse troppo alte... temo possa deludermi. Secondo te può piacere anche a un pubblico più adulto?

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    1. Secondo me dipende solo da che tipo di letture ti piace fare. :) Se sei un'amante di fantasy e ti piacciono i mondi unici e originali, può sicuramente piacerti (anche se capisco il timore da delusione per tutti i commenti positivi, ma fino a quando non lo leggi non potrai mai sapere se ti piacerà o no).

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  2. Non so perchè non riesco ad avvicinarmi ai libri di Laini Taylor. Ho la serie de "La chimera di Praga" e sta prendendo la polvere. Eppure tutti elogiano quest'autrice. Devo riuscire a superare questo blocco mentale, sicuramente.

    P.S. Quando ho visto che She was in Wonderland aveva chiuso ero distrutta. Ho poi scoperto questo blog oggi e mi piace. Poi adesso, leggendo la sezione relativa alla tua presentazione, ho scoperto che sei sempre tu. Hai rischiato di farmi venire un infarto.
    Non so se ti ricordi di me Veronica, ma io ti ho sempre seguito assiduamente :)
    Oltre che salutarti, volevo dirti che sono tornata operativa sul blog.

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    1. I primi due libri de "La Chimera di Praga" mi sono piaciuti tantissimo, l'ultimo un po' meno. Ti consiglio di provare a leggere almeno il primo libro così ti togli il pensiero e vedi se ti piace. XD

      PS: Certo che mi ricordo di te! Mi spiace per il quasi infarto, ho cercato di avvertire più volte su tutti i social che gestisco, forse la notizia del cambio di nome e di impostazione del blog non è riuscita a raggiungerti. Ti ringrazio per la fedeltà (non trovo un'altra parola per esprimere il concetto) e bentornata con il tuo blog! :)

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