STELLA DI MARE DI GIULIO MACAIONE
“ Il mare fa solo da eco al vuoto che senti. ”
Stefano è un ragazzo di ventiquattro anni che vive a Cefalù con la sua famiglia. Ha abbandonato gli studi e vive la sua vita trascinandosi da una giornata all’altra senza uno scopo, in attesa che una svolta possa finalmente fargli raggiungere la pienezza a cui tanto aspira. L'ossessione di Stefano è Marina, un’amica d’infanzia che ogni anno trascorre le sue vacanze estive sull’isola e che ogni volta, quando va via, lo lascia da solo con il suo amore non dichiarato e in sua perenne attesa. Durante tutto il resto dell’anno, Marina è irreperibile e si mette in contatto con Stefano attraverso qualche sporadica cartolina firmandosi come “la tua sirena del nord”, tanto che Stefano arriva davvero a pensare che la sua amica sia una sirena, soprattutto quando iniziano ad esserci strani avvistamenti in prossimità della costa.
Stella di Mare è il racconto di un’estate che unisce Stefano ai due residenti più chiacchierati della cittadina marittima di Cefalù: Vico e Matilde. Tutti e tre sono personaggi bloccati, in bilico tra passato e presente, che non riescono a sbloccarsi e ad andare avanti. Per farlo, saranno costretti a guardarsi dentro e ad affrontare situazioni che a lungo hanno cercato di evitare. Ognuno di loro è stato privato di qualcosa dal mare e proprio al mare Stefano, Vico e Matilde rivolgono le proprie richieste.
Le sirene sono il filo che unisce Stefano, Vico e Matilde, creature malvagie e ingannevoli, che ammaliano gli uomini e li attirano con la loro bellezza e il loro canto nel vuoto delle profondità marine. Sirene reali o metaforiche, rappresentano per i tre la chiave per ritrovare se stessi, combattere i propri demoni, affrontare il ricordo del passato e la paura del futuro.
Giulio Macaione è riuscito molto bene a descrivere il percorso di un ragazzo che ha perso se stesso e che non vuole affrontare il futuro che riesce a ritrovarsi e a tracciare per sé una nuova rotta interiore.
Stefano è il rappresentante di un’intera generazione: è un ragazzo che non sa bene cosa fare della propria vita, che è diviso tra il seguire le proprie aspirazioni o accontentarsi di un’occupazione qualunque e il confronto con i suoi ex compagni di scuola, che sembrano sempre essere un passo avanti a lui con il lavoro e la famiglia, non fa altro che acuire il suo senso di inettitudine e inadeguatezza. Stefano è bloccato, non prova più interesse per niente e per nessuno, vive la sua vita in perenne attesa di Marina e si illude un giorno di coronare il suo sogno d'amore e di dare una svolta alla sua vita.
Giulio Macaione è un’artista che ha la peculiare capacità di riuscire a catturare l’essenza delle città in cui ambienta le sue storie non limitandole a semplici fondali sui quali si muovo i personaggi ma rendendole vive e partecipi delle loro vicende umane nonché personaggi esse stesse. Oltre a fotografare Cefalù nei suoi luoghi più rappresentativi e a ricorrere a termini dialettali, si ha proprio l’impressione che i suoi vicoletti e il suo mare ne custodiscano i segreti raccolti nel corso del tempo.
I due colori principali, l’ocra e il blu, sono in contrasto cromatico tra di loro (un colore caldo contro un colore freddo): ricreano esattamente gli effetti e i giochi di luce del mare al tramonto e danno il loro meglio nelle scene notturne. La linea di Giulio Macaione è sempre più ordinata, pulita e limpida come i suoi personaggi, i cui volti non smettono di trasmettere con forza i sentimenti che provano.
Stella di Mare è una storia dalle atmosfere malinconiche, inquiete e intime sul ritrovare se stessi dopo che ci si è persi e ci si è bloccati a vivere nell’attesa di un evento o di una speranza che, come una sirena, ha ingannato di poter stravolgere il corso della propria vita quando in realtà si trattava solo un'illusione.
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Stella di Mare di Giulio Macaione
Bao Publishing - 4 Ottobre 2018 - 176 pagine - € 18,00
Ho ricevuto una copia del fumetto da parte della Casa Editrice in cambio di un onesto parere.
Voglio leggerlo sia perché sono rimasta piacevolmente colpita da Basilicò sia perché Cefalù è una città che conosco bene. Ho studiato lì per cinque anni, l'ho amata e odiata. Sono molto curiosa !
RispondiEliminaSecondo me ti piacerà! Ci sono dinamiche personali e famigliari come in Basilicò e poi il modo in cui Giulio Macaione descrive/dipinge Cefalù è magnifico.
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