THE SURFACE BREAKS DI LOUISE O'NEILL

Tuo padre ha insistito a chiamarmi strega. È semplicemente una parola che gli uomini danno alle donne che non hanno paura di loro, donne che rifiutano di fare come viene loro di fare. ”


Gaia è la figlia minore del Re del Mare. Il giorno del suo quindicesimo compleanno, quando le è concesso salire per la prima volta in superficie per vedere il mondo degli umani, salva un affascinante giovane che rischia di annegare durante una tempesta. Il suo ricordo, unito a quello della madre scomparsa quando lei era solo una piccola sirena, la spinge a ricercare la libertà sulla terraferma da un padre opprimente e manipolatore e un futuro marito molto più grande di lei che aspira solo alla guerra. Gaia si rivolge quindi alla Strega del Mare, che le dà in cambio della sua voce un paio di gambe a una condizione: ha tempo un ciclo lunare per far innamorare e legare a sé il ragazzo umano, altrimenti si dissolverà in schiuma di mare. 

The Surface Breaks di Louise O’Neill è un retelling in chiave femminista della fiaba La Sirenetta di Hans Christian Andersen. Ciò che la O’Neill ha fatto è stato quello di dare un nome e una voce alla Sirenetta e dare alla sua storia un punto di vista più autentico, ovvero il suo punto di vista. La O’Neill è rimasta legata alle dinamiche e agli eventi originali della storia andando però a sviluppare e ad approfondire tutti quei punti che offrono degli spunti significativi in relazione a tematiche attuali che si collegano al ruolo, alla considerazione e alla percezione della donna nella società contemporanea. La Sirenetta di Andersen è così diventata l’eroina di un romanzo di formazione che si ribella alla società patriarcale e il modello di ciò che una persona può diventare avendo la piena consapevolezza di se stessa. Questo, però, non è successo in una notte sola. 

Il mondo marino nel quale è nata e cresciuta Gaia si basa su una società patriarcale in cui le sirene devono essere sempre belle, sorridenti e silenziose, degli strumenti per il piacere dei loro mariti e di tutti gli uomini in generale; non ricevono un’educazione e sono allontanate o schernite quando non rientrano in determinati standard di bellezza e di comportamento. In questo mondo in cui le donne sono subordinate agli uomini, Gaia, le sue sorelle e sua nonna vivono in una condizione di infelicità e sofferenza amplificata in quanto appartenenti alla famiglia reale: devono essere ancor più perfette, dei modelli impeccabili. 

Gaia è promessa in sposa a un uomo molto più grande di lei, di cui è invaghita una delle sue sorelle; l’unica altra sorella promessa in sposa non è felice della sua condizione e un’altra sorella ha superato l’età da matrimonio; la loro nonna, una donna che ha sofferto molto in passato, forse consapevole dei rischi a cui possono andare incontro le sue nipoti a causa del comportamento della loro madre, cerca di raffreddarne gli spiriti e di farle adeguare alla legge del mare. Tutte loro sono vittime di una società in cui gli uomini le prevaricano e le umiliano con i loro gesti, le loro parole e le loro azioni. 

Gaia non è femminista fin dall’inizio e non lo diventa prima della fine. Spesso cade negli stessi schemi di pensiero in cui è stata intrappolata e dai quali vuole fuggire, ma il punto del romanzo è proprio questo: per far crescere il suo personaggio, è necessario che parta da un punto in cui manca del tutto la consapevolezza di un concetto come la parità dei sessi. Più Gaia cresce, più aumenta la sua consapevolezza e più diventa chiaro per lei che c’è un’alternativa all’essere una donna silenziosa e ubbidiente. La bravura di Louise O’Neill risiede nell'aver saputo rendere questo percorso di crescita nel tempo perché non è facile applicare dei nuovi parametri su se stessi, ci vuole tempo per elaborare e superare modelli di pensiero e di comportamento con cui si ha avuto a che fare per tutta la vita. 

Se questo percorso risulta credibile e ben strutturato, l’ultima parte del libro si risolve in modo troppo frettoloso. La conclusione ha molto potenziale e lascia aperta la strada per un possibile seguito, ma è efficace anche così. 

Louise O’Neill ha costruito un mondo marino interessante e in pochi paragrafi è riuscita a dotarlo di un passato e di un presente che sarebbe stato interessante approfondire. 

Tutti i personaggi sono filtrati dal punto di vista di Gaia e non si sente la necessità di averne una descrizione più completa. Oliver, il ragazzo umano che Gaia salva e di cui si innamora, ad esempio funziona benissimo visto attraverso gli occhi della sirena: il suo personaggio e la sua personalità si evolvono mano a mano che Gaia cresce e arriva a comprendere la differenza che c’è tra l’amore idealizzato e il vero amore. 

Il personaggio migliore del romanzo, insieme a quello di Gaia, è senza dubbio Ceto, la Strega del Mare, la cui cattiva reputazione formatasi in passato continua a seguirla ma lei è orgogliosa di chi è veramente e della sua storia. Interessanti sono anche le sorelle di Gaia, che non hanno una personalità forte ma risultano intercambiabili tra di loro: uno strumento narrativo che funziona sul lettore per mostrare proprio che ciò che ci si aspetta da queste principesse sirene è che siano sempre e solo silenziose e carine. 

Nonostante sia lungo poco più di trecento pagine, The Surface Breaks è un romanzo molto ricco che riesce ad analizzare tematiche come il patriarcato, la condizione della donna, lo stupro, la violenza psicologica e molto altro in modo efficace e potente. Louise O’Neill centra in pieno i suoi obiettivi e continua a far sentire la sua voce.

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The Surface Breaks di Louise O'Neill
Scholastic - 1 Maggio 2018 - 320 pagine - € 12,48 ca.

Tradotto in italiano da Editrice Il Castoro con il titolo Il silenzio dell'acqua.

Commenti

  1. i libri di questa autrice sono molto interessanti. Spero che la casa editrice che ha già portato "Te la sei cercata" e "Solo per sempre tua" traduca anche questo!

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    1. Concordo, mi ricorda molto Courtney Summers. ♥
      Spero anch'io che Il Castoro traduca anche questo libro, la O'Neill è una scrittrice validissima.

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