LIBERARE I LIBRI


Con questo post concludo la serie iniziata qualche tempo fa in merito al nostro rapporto con i libri e le nostre personalissime librerie. Nel primo post vi ho parlato della mia operazione di riordino e selezione dei libri, nel secondo ho condiviso con voi qualche curiosità in merito alle mie librerie e il modo in cui le organizzo. Oggi voglio parlarvi di che fine hanno fatto tutti quei libri che non avrei riletto, che con il tempo hanno smesso di dirmi qualcosa e che non mi rappresentavano più.

Amici e parenti - Una parte dei miei libri sono finiti nelle case di amici e parenti amanti della lettura che sapevo per certo li avrebbero apprezzati e accettati, nonostante fossero di seconda mano. 

Biblioteca - I libri per bambini e per ragazzi li ho donati alla biblioteca della mia città, tre scatoloni belli pieni che sono stati accolti calorosamente. Sapere che ora dietro ognuno di loro c’è una tasca in cui vengono registrati i nomi di tanti nuovi giovani lettori è emozionante e entusiasmante.

Libraccio - Sono riuscita a vendere dei libri a Libraccio. Anche se mi sono stati pagati la metà della metà del prezzo di copertina, sono riuscita a racimolare una somma discreta. Ho scelto di farmi pagare con un buono da spendere sul loro sito che, rispetto al pagamento su carta di credito, offre un’extra-valutazione dei libri, quindi qualche soldino in più. Mi aspettavo un procedimento lungo, tortuoso e penoso, ma si è svolto tutto in modo facile e veloce. L’unico grande ostacolo, per me, è stato il dover parlare al telefono per prendere appuntamento per il ritiro del pacco.

Mercatino dell’usato - I libri che non interessavano a Libraccio li ho portati nel mercatino dell’usato della mia città per non lasciarli tristi, soli e al buio in cantina. Dalla loro vendita non ho guadagnato chissà quale cifra, ma d’altronde mi interessava di più che raggiungessero nuovi lettori pronti ad amarli.

Gruppi sui social - Mentre preparavo i vari scatoloni, ho sfruttato Facebook e Instagram per vendere alcuni libri. Ho scelto libri recenti e in target con i lettori del blog, così da poterli aiutare a recuperare qualche uscita o a completare qualche serie. Anche questo metodo è riuscito a farmi guadagnare qualcosina, anche se il lato negativo è stato l'imbattermi in persone non troppo gentili e ragionevoli durante la contrattazione.

Fino a qualche tempo fa ero quel tipo di lettrice che teneva con se anche i libri che non gli erano piaciuti. Poco alla volta sono riuscita a cambiare prospettiva e adesso non è più un problema per me liberare tutti quei libri che non mi hanno segnato in modo importante. Da come avrete capito leggendo, piuttosto che guadagnare grandi somme o tenerli abbandonati a loro stessi, sapere che posso far felice qualcuno donando un libro o offrendoglielo a poco rende felice anche me.

Se anche voi avete dei libri da liberare, spero che questo post vi abbia dato qualche spunto sulla loro futura destinazione. Se lo avete già fatto, raccontatemi la vostra esperienza. :)

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