LA VEDOVA VAN GOGH DI CAMILO SÁNCHEZ • LEGGER D'ARTE

Se sono destinati ad avere un valore in futuro, io sono la persona indicata per farli conoscere. [...] I quadri spettano a me e a nostro figlio più che a chiunque altro della famiglia. E comincino pure a chiamarmi, con sufficienza, la vedova Van Gogh. ”


Oggi Vincent van Gogh fa parte della cultura pop ed è uno degli artisti più conosciuti e amati anche da chi è estraneo al mondo dell’arte. Tutti conoscono i fatti salienti della vita di Vincent, il genio tormentato che soffriva di frequenti disturbi mentali, che si tagliò un orecchio per poi regalarlo a una prostituta, e che si suicidò con un colpo di pistola al petto a 37 anni, ma spesso si ignora come abbia acquisito tutta la sua fama.

Quando era in vita, i lavori di Vincent non erano né molto conosciuti né apprezzati (riuscì a vendere un solo quadro — Il vigneto rosso  — alla sorella di un suo amico, acquistato più come segno di amicizia che per un reale interesse verso la sua arte) come la sua persona, infatti gli abitanti della cittadina di Arles arrivarono a scrivere una lettera al sindaco per chiederne l’allontanamento o l’internamento.

Se conosciamo Vincent van Gogh e i suoi lavori è merito di Johanna van Gogh-Bonger, sua cognata, moglie dell’amato fratello Theo e madre del nipote Vincent.

M’incoraggiano in segreto i quadri di Van Gogh. ”

Il 27 luglio 1890 Vincent si spara un colpo di pistola al petto. Muore lentamente, nelle prime ore del 29 luglio, con accanto il fratello Theo, corso da Parigi non appena saputo del tentato suicidio e rimasto fino all’ultimo respiro. Tornato a casa, inizia il processo di auto-distruzione di Theo, che muore di dolore sei mesi dopo il fratello (il 25 gennaio 1891).

Johanna, una donna che deve affrontare il lutto del marito e crescere il figlio piccolo da sola, trova un mezzo per sopravvivere nei quadri di Vincent, che inizia prima a riscoprire e successivamente a far scoprire agli altri. Partendo da zero, decide di investire il poco denaro che possiede aprendo una locanda in Olanda, Villa Helma, nella quale espone le opere di Vincent e successivamente organizzando mostre per far conoscere l’arte del cognato al mondo.

Johanna si accorge di godere, a dispetto di tutto, di un vantaggio rispetto alla media delle donne del suo tempo: non prende ordini da nessuno. dopo tante durezze e peripezie, sta incominciando ad assaporare la sua libertà. ”

Se non fosse esistita Johanna van Gogh-Bonger o se non si fosse affezionata all’arte di suo cognato, con il quale non aveva poi un gran rapporto quando era in vita, non si saprebbe nulla di Vincent van Gogh e non si conserverebbe nessuna sua opera. La ricca e preziosa arte di Vincent, un caposaldo del post-impressionismo, e Vincent stesso, un’anima sensibile verso la natura e i suoi simili, sarebbero perduti.

Johanna è una donna che con forza, costanza e intraprendenza, guidata dall’amore per se stessa e per la sua famiglia, affronta le convenzioni dell’epoca e si mette in gioco per dare a Vincent e alla sua famiglia il riconoscimento che merita e che risana il suo lutto attraverso i quadri del cognato.

È probabile che quando, da grande, il piccolo Vincent Van Gogh cercherà nella memoria la prima immagine di sua madre, la troverà che fa avanti e indietro da Villa Helma alla stazione, carica di tele incorniciate d’urgenza. ”

La vedova Van Gogh di Camilo Sánchez è un volume interessante che offre con tecnica impressionista il ritratto di Johanna van Gogh-Bonger alternando biografia ad autobiografia. Lo scheletro che tiene su il tutto è costituito dalla cronaca romanzata della vita quotidiana di Johanna, che segna lo scorrere del tempo e gli spostamenti della donna. Su di esso poggiano le pagine del diario di Johanna, a cui affida i suoi pensieri, le sue preoccupazioni e i suoi timori ma anche le sue gioie nel vedere crescere il figlio, che rivelano lo spirito e il carattere della donna, e le lettere di Vincent e Theo, da cui è percepibile il legame di affetto che ha sempre unito i due fratelli.

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La vedova Van Gogh di Camilo Sánchez
Marcos y Marcos - 15 Settembre 2016 - 192 pagine - € 16,00

Il post è stato scritto facendo riferimento ai miei studi, con il supporto di manuali e appunti di lezioni di storia dell'arte.

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