THE BIRD'S NEST DI SHIRLEY JACKSON

Elizabeth era così poco interessante da non meritare nemmeno un soprannome; e mentre i vivi, alle prese giorno dopo giorno coi frammenti e le sudicie inezie di un noioso passato o con la mancanza di spazio, conservavano un precario controllo sul proprio carattere individuale e la propria identità, lei restò senza nome. ”


Elizabeth Richmond è una ragazza di ventitré anni che vive con sua zia Morgen, sorella della madre defunta, e che lavora come segretaria in un museo. La sua personalità remissiva e mansueta si riflette nel suo stile di vita piatto e privo di stimoli o aspirazioni e nelle mansioni ripetitive che svolge sia a casa che a lavoro, ma soffre di frequenti emicranie, insonnia e dolori muscolari. In seguito a un particolare episodio e preoccupata per la salute della nipote, zia Morgen si rivolge a un medico che la indirizza dal dottor Victor Wright, psichiatra che accetta di seguire Elizabeth. Dopo aver vinto le diffidenze della ragazza, il dottor Wright la sottopone a diverse sedute di ipnosi attraverso le quali scopre le molteplici personalità, in contrasto tra di loro, che albergano nella sua paziente.

The Bird’s Nest è il terzo romanzo scritto da Shirley Jackson che, ispirandosi a una storia vera, affronta per la prima volta in campo letterario il tema del disturbo dissociativo di personalità, ovvero il disturbo di personalità multipla.

Nei romanzi della Jackson l’attenzione alle dinamiche psicologiche relative alle protagoniste è sempre presente ma queste vengono trattate perlopiù in modo molto sottile (basti pensare al successivo e famoso The Haunting of Hill House, in cui la psiche di Eleanor viene analizzata con una fine ed elegante precisione all’interno di un romanzo tipicamente definito dell’orrore); al contrario, in The Bird’s Nest, diventano il chiaro tema portante del romanzo.

Elizabeth è la tipica protagonista di Shirley Jackson: una ragazza solitaria, con forti problemi a relazionarsi con il mondo circostante e dinamiche famigliari conflittuali che emergono poco alla volta durante lo sviluppo delle vicende. Sotto quella timidezza che le si attribuisce all’inizio del romanzo, si nasconde una ragazza alienata, fortemente repressa e vittima delle pressioni sociali.

Il disturbo di Elizabeth si manifesta fin dall’inizio del romanzo attraverso il tipico meccanismo narrativo della Jackson dell’esteriorizzazione dell’inconscio, in cui tutto l’ambiente che circonda la protagonista diventa il riflesso della sua soggettività: in questo modo le fondamenta del museo, il luogo di lavoro della ragazza, che stanno cominciando a cedere e la voragine che si crea proprio accanto alla sua scrivania sono chiari rimandi alla sua psiche che sta a sua volta cedendo frantumandosi in diverse personalità.

Accanto alla remissiva e mansueta Elizabeth, ci sono la dolce, gentile e seducente Beth; la scontrosa, cinica e furba Betsy; e l’avida e maligna Bess. In seguito alla loro scoperta, le tre personalità si inseriscono attivamente e intervengono nella vita quotidiana di Elizabeth creandole problemi non solo con le altre persone ma anche e soprattutto con se stessa, in quanto ognuna di loro lotta e rivaleggia contro le altre per prendere possesso del corpo della ragazza.

Le personalità di Elizabeth entrano in conflitto tra di loro in modo grottesco e questo ha diversi effetti sul romanzo: innanzitutto lo fa discostare dalla produzione più nota della Jackson per una vena più comica data dai litigi delle quattro personalità; in secondo luogo un solo personaggio, con le sue quattro voci, è in grado di sostenere sulle sue spalle l’intera narrazione; infine la conflittualità delle quattro personalità genera dialoghi serrati e movimenta le vicende.

Se infatti The Bird’s Nest ha una struttura narrativa molto lineare e semplice, basata sul percorso di guarigione della protagonista narrato alternativamente da Elizabeth, il dottor Wright e la zia Morgen, la Jackson dimostra di essere un’abile e talentuosa scrittrice grazie alle sue peculiarità stilistiche e alla cura con cui sceglie le parole per veicolare determinati significati. A differenza degli altri romanzi, la Jackson sceglie di non lasciare molto all’interpretazione personale del lettore privando la storia di quell’ambiguità che porta a chiedersi quanto e cosa di ciò che è stato letto sia reale o il frutto di una mente instabile.

Il disturbo dissociativo di personalità è solo una parte della storia di Elizabeth, infatti Shirley Jackson vi ricorre come mezzo attraverso il quale trasmettere messaggi più profondi e affrontare, come in ogni altro suo romanzo, tutte quelle tematiche a lei care come i conflitti famigliari, i segreti di famiglia, il rapporto madre-figlia, la ricerca di se stessi, la formazione della propria personalità, l’affermazione personale, l’acquisizione di un’improvvisa libertà che non si sa gestire.

The Bird’s Nest è un romanzo che presenta molti punti di contatto con gli altri lavori della Jackson ma  possiede anche le sue particolarità. Una storia più sui toni del bizzarro e del grottesco che su quelli dell’orrore e del soprannaturale, ma il senso di inquietudine e di destabilizzazione che trasmette è esattamente lo stesso.

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The Bird's Nest di Shirley Jackson
Penguin Modern Classics - 27 Marzo 2014 - 272 pagine - € 9,15 ca

Tradotto in italiano da Adelphi con il titolo Lizzie.

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